Mercoledì 27 Novembre sono stata invitata nel centro storico di Lecce per la festa di Channukkah, (festa delle luci) celebrazione ebraica dell’accenzione delle candele. A Roma per me è un abitubine essere a contatto quotidianamente con gli ebrei romani che a pieno titolo possiamo dire i veri Romani; la comunità ebraica romana è la più antica d’Europa con più di 2000 anni di storia.
A Lecce invece, mi era del tutto sconosciuta, ahimè per ignoranza, la presenza storica degli ebrei. Per cui, appena ho ricevuto l’invito da Yossi Israel Pagliara per l’accenzione delle candele del Channukkah ho fatto l’impossibile per essere presente.
Yossi prima di iniziare la celebrazione, ha fatto un introduzione storica di questo evento che viene festeggiato ogni anno da tutte le comunità ebraiche. Quest’anno appunto Channukka a Lecce è particolarmente importante, poichè viene celebrata per la prima volta in pubblico dopo circa 500 anni. Una data storica alla quale non potevo mancare scoprendo così anche luoghi di cui non conoscevo la loro vera origine.

Così ho scoperto che, intorno al XVI secolo dove oggi esiste il bistrot Personnè (che si affaccia sulla bellissima chiesa Barocca di S. Croce) un tempo era una Sinagoga il tempio dove gli ebrei si recano a pregare.
entrata per gli uomi i nella Sinagoga
I proprietari del locale sono molto disponibili nel far visitare le varie sale, poichè la ristrutturazione degli ambienti ha lasciato integra la struttura originale.
Questa festa, ricorda il miracolo dell’olio contenuto in un’ampolla per la riconsacrazione del tempio di Gerusalemme dopo la profanazione per mano greca nel secondo secolo a.C.
stanza dello studio
L’ ampolla di olio, seppur scarso, permise miracolosamente di accendere le candele per otto giorni; tempo necessario per riconsacrare il tempio.
Infine, dopo la cerimonia abbiamo gustato delle ottime ciambelle, le Sufganiot, che si preparano proprio in occasione di questa festa.
Stanza per le abluzioni con acqua del fiunme Idume
Così ho voluto condivedere con voi questo sugestivo momento e data la mia passione per culture, tradizioni ed usanze; ho fatto una ricerca sulla rete trovando questa interessante ricetta su un blog di ricette ebraiche che seguo spesso,
www.labna.it. Tra i Sufganiot e i Latkes di patate i Leviviot mi hanno incuriosito e gli ho preparati.
Queste tipicità ebraiche hanno la caratteristica comune di essere fritte nell’olio per ricordare, appunto, il miracolo dell’olio per l’accenzione delle candele.
La ricetta che vi propongo è semplicissima e di sicuro conquisterà il palato di tutti, i Leviviot di mele un dolce delicato e profumatissimo che potete proporre come dolce caldo di fine cena o rendere felici i vostri figli preparandoli per una ricca merenda invernale.
Leviviot di mele
Ingredienti:
- 6 mele con buccia (io ho utilizzato le Fuji)
- 4 bicchieri di farina
- 4 uova
- 4 cucchiaini di lievito per dolci
- 4 cucchiai di olio
- succo di limone
- una manciata di noci
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- olio per friggere
- Zucchero e cannella per gurnire.
Io ho impastato una dose ridotta e con le quantità riportate qui sotto in tutto ho preparato una quindicina di Leviviot.
Ingredienti:
- 2 mele con buccia
- 2 uova
- 1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci(io ho utilizzato quello americano)
- 1 cucchiaio e mezzo olio semi
- 1 bicchiere di farina (la quantità contenuta in un bicchiere plastica)
- qualche goccia di limone
- una manciata di noci tritate grossolanamente
- cannella.
- olio per la frittura
Se non amate la Cannella potete sostituire questa spezia con il Macis corteccia della noce moscata.
Lavate e grattuggiate le mele con tutta la loro buccia, ponete tutto in una ciotola dove incorporerete tutti gli ingredienti amalgamandoli molto bene.
L’impasto dovrà risultare omogeneo e colloso. Dopodichè fate riscaldare l’olio (ben caldo) e iniziate a versare delle cucchiaiate di impasto. Fate cuocere i Leviviot da entrambe i lati, infine adagiateli prima su di un foglio di carta assorbente poi serviteli su di un piatto di portata spolverandoli sopra con abbondante zucchero a velo e cannella se via piace.
Come avrete nontato la ricetta non prevede zucchero, viene aggiunto solo in superficie, infatti questo particolare esalta il sapore ed il profumo della mela.
…a dir poco squisite!
Ciao!
Siamo proprio felici che i nostri levivot di mele ti siano piaciuti!
Tra l’altro, non siamo mai stati a Lecce, ma ora ci hai fatto incuriosire: dovremo rimediare presto 🙂
Un abbraccio
Jasmine
Bella e interessante scoperta,da provare subito per i miei pargoli grazie pamela e auguri di Buon Natale